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Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia

520431
Venanzio Giuseppe Sella 50 occorrenze
  • 1863
  • Tipografia G.B. Paravia e Comp.
  • Torino
  • Fotografia
  • UNIPIEMONTE
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Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia

PARTE PRIMA

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Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia

Divideremo questa prima parte in cinque sezioni differenti, cioè:

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Rifrazione della luce. — Prima.

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Rifrazione della luce per metto di un prima. — Quando la luce penetra in un mezzo rifrangente terminato da due superficie piane inclinate, come

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Prima di procedere allo studio delle lenti, a cui è specialmente destinata l'ottica del fotografo, sarà utile che ci fermiamo ancora a considerare

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corpo trasparente a facce parallele, perchè in quest’ultimo i raggi rifratti dalla prima superficie si rifrangono di nuovo, con ordine inverso, nell

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La prima proprietà del miscuglio dei colori è generalmente conosciuta ed ammessa. Non così la seconda, la quale non è meno vera della prima. Infatti

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La formola si traduce in quest’altra circa. Dunque la polvere della prima gradazione si dovrà ancor pagare L. 9,70 al chilogramma.

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Diffrazione della luce. — La diffrazione è un fenomeno che venne per la prima volta osservato da Grimaldi. Questo fenomeno riceve una completa

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bene veggente, e venne chiamato da Ross oggettivo ortografico, che significa bene disegnante. La prima denominazione è quella che è generalmente

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La prima e la seconda condizione sono dunque adempiute.

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Alla prima superficie avremo

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Calcoliamo prima F per un pennello centrale, axial, di luce omogenea, corrispondente alla linea x.

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Divideremo questa terza parte in due sezioni, ed ogni sezione in altre suddivisioni, o capitoli. Nella prima sezione parleremo della camera oscura

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già prima d’ora insegnato, cioè, se l'immagine è 10, 100 volte più lontana dalla lente che l’oggetto, l’ingrandimento sarà 10, 100 volte quello dell

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prima di trattare della camera oscura stereoscopica, della forma che conviene dare a questa camera, e del modo di usarla secondo le regole che la

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raggi luminosi, prima che entrino nell’occhio.

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Noi divideremo questo studio in tre parti. Nella prima parte daremo una sufficiente nozione pratica dei principii generali della chimica; nella

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La prima classe contiene i corpi che sono simili all’ossigeno.

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altri casi subisca egli stesso una decomposizione dal corpo che prima decomponeva.

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I corpi della prima classe si possono ancora distinguere col nome generale di corpi

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La rispettiva somiglianza dei corpi della prima classe tra loro appare meno forte e pronunciata che non tra quelli della seconda classe, ossia i

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Nella formazione delle formole chimiche si pone sempre prima il corpo più elettro-positivo della combinazione, affatto il contrario di quello che si

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Le formole che usano i cultori della chimica nel loro linguaggio scritto, spaventano a prima vista quelli che sono nuovi a questa scienza, ma esse

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di lino può venire in contatto dell’acido solforico dilungato senza soffrirne, se si ha cura di lavarla nell’acqua prima di farla nuovamente seccare

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, prendendo per unità il liquido normale posto nella prima parte del tubo A, se noi, per portare i liquidi allo stesso grado di azione, lo dilunghiamo

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Imperocchè siccome una soluzione più concentrata produce una più forte azione sulla carta determinatrice, ne deriva che se si ha una prima soluzione

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Nella prima parte esporremo il modo di produrre la prova negativa.

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Prima di terminare debbo avvertire che si incontra qualche volta una qualità di velro, su cui è impossibile produrre un’immagine senza che si copra

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spruzzare per aria dell’acqua, prima di incominciare ad albuminare.

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Allorchè si vuole esporre umido non si deve lavare nell’acqua la lastra prima dell’esposizione, se si desidera avere molta celerità di azione

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In quest’operazione la prima cosa a farsi è di togliere dal vetro l’acido gallico ed il nitrato d'argento che hanno servito a rivelare l'immagine, e

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1a Altra maniera di preparare il collodio. — Nella prima edizione di questo trattato abbiamo dato la seguente ricetta per preparare il collodio

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Prima di versare sulla lastra il collodio bisogna passare sopra di essa un pennello largo a pelo fino, e lungo, oppure anche solo un fazzoletto di

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La lastra collodionata si deve tosto sensibilizzare prima che essa si essichi troppo fortemente.

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La lastra collodionata non si deve lasciare seccare prima di immergerla nel bagno sensibilizzatore, ma basta che il collodio si sia rappigliato

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Questo bagno è, come gli altri agenti riduttori, insufficiente a sviluppare l’immagine se la prova sensibilizzata si lava nell’acqua prima di

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Prima di chiudere questo capitolo noi dobbiamo ancora arrestarci un istante sul modo di sviluppare col mezzo del protosolfato di ferro.

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La soluzione si fa passare per tela fitta, affine di depurarla dalle materie più grossolane, e si lascia riposare per qualche tempo prima di

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strato secco con alcool, quindi vi pone la tela incerata, e la lascia seccare prima di staccare lo strato dal vetro.

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Il collodio albuminato venne per la prima volta fatto conoscere dal prof. Taupenot. A prima giunta esso pare di una inutile complicazione, perchè

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Nelle operazioni che si debbono far subire alla carta abbiamo procurato di conservare la più grande analogia possibile coi metodi prima d’ora

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8 grammi di riso di prima qualità

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sensibilizzatori e fissatori, ma per le prove di piccola dimensione è spesso buonissima la carta da lettere di prima qualità.

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L'albumina in questo caso si prepara ancora colle stesse precauzioni che abbiamo indicato nella prima parte, a pagina 295, e può essere composta

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Si fa sciogliere a parte l’iposolfito ed il cloruro d'oro, quindi si mescolano le due soluzioni, versando la seconda sopra la prima a piccole dosi

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L'acido cloroidrico ha una proprietà sul cloruro d’argento, che prima d'ora abbiamo accennata, e che qui è principalmente vantaggiosa. Esso col suo

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SEZIONE PRIMA

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Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia

Si prende la lamina metallica, e prima di assoggettarla alla tavoletta fissata sul margine di un tavolo, si passa un ferro per tutta quanta è la

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Quando vuoi preparare la carta, mescola la prima soluzione colla seconda, quindi introduci nel miscuglio la carta. Questa si sensibilizza quando è

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